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19/12/2002
Parco divertimenti di Fiumefreddo, Musumeci chiama il Consiglio a decidere.
L'Amministrazione provinciale prova a imprimere un'accelerazione alle procedure per la realizzazione del Parco tematico dei divertimenti di Fiumefreddo, il cui progetto è sostenuto assieme al Comune di Fiumefreddo.
Questa mattina,durante una seduta straordinaria presieduta da Santo Pulvirenti, il presidente Nello Musumeci (presenti il direttore generale Michelangelo Inzerilli, il segretario generale Luigi Albino Lucifora, l'avvocato capo Francesco Mineo, l'ingegnere capo Matteo Zapparrata e il consulente Aurelio Bruno) ha illustrato le tappe della vicenda, avviata nel '99, e gli ultimi aggiornamenti. Il Consiglio provinciale è chiamato a decidere quale strada percorrere per la realizzazione del Parco in seguito alle novità dell'approvazione del Prusst Valdemone (che prevede la nascita di un parco analogo progettato da una società privata) e della decadenza del Piano regolatore generale di Fiumefreddo, che destinava a servizi turistici il terreno acquistato dalla Provincia nell'area dell'ex cartiera Siace.I consiglieri, in pratica, dovranno stabilire se la Provincia dovrà continuare sulla strada indicata dal protocollo d'intesa siglato nel '99 con il Comune di Fiumefreddo e la Regione e, quindi, indire un bando pubblico per scegliere il partner privato nella realizzazione del progetto, oppure se dovrà creare una nuova società in partnership con la ditta inserita nel Prusst Valdemone, evitando contenziosi giudiziari e lungaggini burocratiche. La seduta è stata caratterizzata da un ampio dibattito, durante il quale i consiglieri hanno chiesto chiarimenti tecnici sul tema, in modo da prendere una decisione ponderata e adeguata all'obiettivo dell'interesse pubblico che si intende perseguire. "Ci troviamo ad un bivio - ha detto il presidente Musumeci - seguire l'originario percorso, ma col rischio di restare impantanati per l'assenza del Piano regolatore da parte del Comune o trovare una soluzione negoziata che ci consenta, attraverso il Prusst di separare il problema urbanistico,fissando comunque limiti e condizioni per la salvaguardia ambientale. Dobbiamo fare presto, tenuto conto che analoghe iniziative concorrenziali starebbero per sorgere in altre parti del Sud Italia".
Varie
a cura: dell´UFFICIO STAMPA
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